carciofo, aglio, piccadilly
Immergiamoci nel cuore del Lazio, nella nostra amata Roma. Oggi vi presenteremo una rivisitazione di un piatto dalle antiche origini: il famoso "carciofo alla giudia". Tuttavia, intendiamo conferire a questa preparazione tradizionale un tocco di modernità ed eleganza senza stravolgere la sua essenza.
Iniziamo con il carciofo, cotto prima a bassa temperatura e poi delicatamente fritto; all'interno di esso, sorprenderemo il palato con una morbida spugna all'aglio rosso di Sulmona, dal gusto delicato ma intenso. Come salsa di accompagnamento, opteremo per una fresca salsa di pomodoro, realizzata con pomodori Piccadilly, che donerà al piatto una nota di dolcezza, freschezza e sapidità. Inoltre daremo un tocco di classicità al piatto utilizzando una salsa a base di liquirizia e aceto balsamico.
Un piatto che, pur nella sua semplicità, conquisterà il palato grazie alla sua eleganza e al suo sapore distintivo.
In questo modo, la ricchezza di sapori si incontrerà armoniosamente nel piatto, regalando un'esperienza culinaria indimenticabile al nostro ospite.
carciofo cotto a bassa temperatura e fritto
n°1 | Carciofo Mammola |
125 gr | Acqua gasata |
63 gr | Vino bianco |
10 gr | Succo di limone |
6 gr | Sale |
8 gr | Pepe |
15 gr | Olio Evo |
Iniziamo pulendo il carciofo dalle foglie esterne, sfogliandolo fino a quando troviamo le foglie più tenere. A questo punto, praticare un taglio netto per rimuovere le punte delle foglie; in molti casi sarà necessario tagliare la corona del carciofo a metà. Con l'aiuto di uno scavino, rimuoviamo la parte interna del carciofo, senza esagerare nella rimozione della barba e del tessuto spugnoso. È importante prestare massima attenzione durante questa operazione per non forare la base del carciofo.
Successivamente, rimuoviamo il gambo e lo teniamo da parte (possiamo utilizzarlo per completare insalate o arricchire i nostri brodi; utilizzando un piccolo coltello, torniamo il collo del carciofo e rimuoviamo la parte più dura e fibrosa, conferendo al carciofo una forma tondeggiante. Per pulire il gambo, sarà sufficiente rimuovere la parte più fibrosa per preservarne il cuore.
Ora possiamo procedere sottovuotando il carciofo, aggiungendo olio, sale, pepe, vino bianco, succo di limone e acqua gassata. Cuociamo a una temperatura di 90°C per 15 minuti, utilizzando sia il roner che il forno a vapore.
Una volta terminata la cottura sottovuoto, raffreddiamo e asciughiamo il carciofo prima di friggerlo in olio di semi. Durante la frittura, agitiamo leggermente il carciofo con l'aiuto di pinze per far sì che i suoi petali si aprano.
perchè utilizzare il carciofo mammola?
Il carciofo Mammola è particolarmente adatto per la frittura per diverse ragioni:
Inoltre, il carciofo Mammola è ampiamente disponibile in molte regioni e viene spesso utilizzato nella cucina mediterranea per la sua versatilità e il suo gusto unico, rendendolo una scelta popolare per la frittura e altri metodi di preparazione culinaria.
spugna all’aglio
275 gr | Uova |
18 gr | Tuorlo |
150 gr | Farina |
50 gr | Parmigiano grattugiato |
25-30 gr | Aglio di Sulmona confit |
6 gr | Sale |
8 gr | Pepe |
Questo tipo di preparazione è molto semplice da realizzare, basterà unire tutti gli ingredienti menzionati in un bicchiere dosatore e con l’aiuto di un frullatore a immersione emulsioniamo il tutto. Una volta ottenuto un composto omogeneo e stabile filtriamolo con l’aiuto di un colino a maglie sottili. Ora possiamo inserire il composto nel sifone da mezzo litro e utilizzare una bomboletta di azoto, agitiamo il sifone per 20-30 secondi e lasciamo riposare il composto a temperatura ambiente per 30 minuti.
Passato il tempo di riposo possiamo sifonare il composto, consiglio di utilizzare un bicchiere di carta e con l’aiuto di uno stuzzicadenti pratichiamo 4-5 fori alla base del bicchiere. Riempiamo il nostro bicchiere poco meno della metà, cuociamo nel forno a microonde alla massima potenza per 30 secondi, se notiamo che la nostra spugna è indietro di cottura possiamo dare altro tempo controllando di tanto in tanto.
Aglio confit
Ingredienti:
Sbuccia gli spicchi di aglio, ma lasciali interi.
In una casseruola, versa l'olio d'oliva e aggiungi gli spicchi di aglio e il rosmarino.
Cuoci a fuoco molto basso per circa 1 ora, mescolando di tanto in tanto per evitare che l'aglio si bruci. L'aglio è pronto quando diventa morbido e dorato.
Lascia raffreddare l'aglio confit nell'olio e conserva in un barattolo di vetro sterilizzato in frigorifero.
L'aglio confit è ottimo spalmato su crostini di pane tostato, aggiunto alle salse o condimenti per la pasta, o utilizzato per dare sapore ai piatti di carne o pesce. Puoi anche conservarlo per diverse settimane in frigorifero e utilizzarlo quando serve.
Salsa di piccadilly
100 gr | Pomodoro piccadilly fresco |
20 gr | Cipolla |
4 gr | Aglio |
10 gr | Olio EVO |
6 gr | Sale |
4 gr | Pepe |
2-3 gr | Xantana |
Procediamo con il lavare i pomodori e tagliamoli a metà. In un bicchiere dosatore andiamo ad inserire la cipolla pulita, aglio pulito, olio, sale, pepe e i pomodori tagliati in precedenza. Emulsioniamo il tutto con un frullatore a immersione rendendo il composto omogeneo. Filtriamo quest’ultimo con l’aiuto di un colino a maglia fine. Per rendere questa salsa più stabile sarà necessario emulsionarla una secondo volta aggiungendo la xantana. Filtriamo nuovamente il tutto.
Se notiamo che la salsa è troppo densa possiamo aggiungere 2 o 3 gocce di acqua per raggiungere la consistenza voluta.
SALSA ALLA LIQUIRIZIA
15 gr | Radice di liquirizia in polvere |
30 gr | Aceto balsamico |
10 gr | Olio EVO |
13 gr | Zucchero di canna |
1 gr | Xantana |
Per la realizzazione di questa salsa sarà necessario versare in un pentolino l’aceto insieme allo zucchero e portare tutto a bollore. Una volta che lo zucchero si sarà sciolto, uniamo il resto degli ingredienti a fuoco spento. Questa salsa avrà sicuramente bisogno di stabilità e lucentezza, quindi aggiungiamo in ultimo la xantana facendo attenzione a non addensare troppo la salsa. Emulsioniamo il liquido con l’aiuto di un frullatore a immersione e filtriamo con un colino a maglia fine.